Redazione Humanitas Salute
Tra i punti di un corretto stile di vita e tra le strategie preventive troviamo sempre una moderata e costante attività fisica. Quali sono i benefici dell’attività fisica sul nostro organismo e perché è importante praticarla in modo corretto?
Ne parliamo con il dottor Sebastiano Giambartino, ortopedico e traumatologo di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Attività fisica: quali benefici per la salute?
L’attività fisica, quando è regolare e controllata, permette di migliorare la capacità cardiocircolatoria e respiratoria dell’individuo, e aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. È inoltre fondamentale per tenere sotto controllo e costante anche la glicemia, quindi diminuisce il rischio di malattie metaboliche come il diabete. Lo sport è poi molto utile dal punto di vista mentale e psicologico, in quanto induce il cervello a produrre endorfine, sostanze chimiche che, quando rilasciate, possono ridurre lo stress e generare una sensazione di benessere. Infine, lo sport è soprattutto un valido aiuto nel mantenimento in salute delle ossa, in quanto ne stimola positivamente il metabolismo e contribuisce a prevenire e combattere alcune patologie quali osteoporosi e osteopenia.
L’attività fisica e la prevenzione di traumi da sforzo
Lo svolgimento costante e regolare dell’attività fisica rende le articolazioni più fluide e resistenti e conferisce una giusta armonia nel movimento: ciò rende l’esercizio un alleato nella prevenzione del consumo articolare quindi dall’artrosi. Inoltre rinforza e tonifica il tessuto muscolare, dando al corpo elasticità, agilità e protezione, condizioni necessarie nella prevenzione e protezione da potenziali traumatismi osteo-articolari (distrazione muscolare, tendiniti e fratture).
Lo sport si può praticare a tutte le età?
Risponde il dottor Giambartino: «Certo, purché sia effettuato con criterio, in base alla propria capacità e caratteristiche fisiche. Per bambini e adolescenti l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda 60 minuti di attività al giorno, per gli adulti circa 150 minuti alla settimana (pari almeno a 30 minuti di attività al giorno, per 5 giorni). Per le persone con più di 60 anni sono più indicati sport o attività sportive a basso impatto, come il ciclismo, il nuoto, lo yoga, la camminata veloce, il pilates e gli esercizi a corpo libero, utili a preservare la salute delle cartilagini e delle articolazioni».
Troppa attività sportiva: i sintomi
È importante non sottovalutare i segnali dovuti a un sovraccarico muscolare e articolare quali dolori, infiammazioni, rigidità nei movimenti, stanchezza e distrazioni muscolari (strappi). Quando si presentano significa che gli esercizi non si stanno svolgendo correttamente e il rischio di aggravare la situazione è alto. Il consiglio è quello di allenarsi con costanza e regolarità senza esagerare stando attenti a diversificare l’attività.
In caso di trauma bisogna stare a riposo?
«Spesso il trauma, sia che derivi dallo sport o da altro, può costringere le persone a restare immobilizzati. Non sempre però la scelta migliore è questa: dipende dalla tipologia e dalla gravità; tuttavia, quando possibile, un giusto equilibrio tra antidolorifici, miorilassanti e blando riposo nella fase acuta, deve essere seguito da una progressiva mobilizzazione e da esercizi di recupero. Questi risulteranno essenziali per evitare che il muscolo si atrofizzi e non riesca a sostenere il paziente durante il periodo di ripresa», conclude l’esperto.